sabato 18 agosto 2012
Pamplona è meno bella di altre città che abbiamo visitato durante questo viaggio. Ha però un suo fascino: è stracolma di gente che vive la città affollando le vie e i locali del centro storico. Il punto di ritrovo sono le strade stesse lungo le quali è normale vedere seduti per terra gruppi di giovani (ce ne sono moltissimi, forse anche per via dell'università) che chiacchierano con una birra in mano.
Ovunque, alle finestre e sui muri, scritte e simboli dei gruppi autonomisti baschi: si respira un clima "antagonista" e comunque di impegno politico diffuso.
Per arrivare in città dal campeggio abbiamo percorso 12 km di pista ciclabile che corre attraverso un bellissimo parco fluviale attrezzato con aree pic nic, intervallato da parchi giochi e piscine. Qualcosa di già visto in Inghilterra o in Alto Adige...
Ecco, in questo il centro di Pamplona, meno elegante (e commerciale) di quello di Burgos, un po' contrasta con la periferia verde e ordinata e con i dintorni che abbiamo visto.
E' stata la terza biciclettata degna di nota del nostro viaggio: la prima era stata quella da Mandelieu La Napoule a Cannes, memorabile per il traffico dell'ora di punta all'andata, attraverso il quale avevamo dovuto zigzagare facendo attenzione a non venire investiti dalle auto che ci sorpassavano nei tratti privi di pista ciclabile.
La seconda quella a Santiago: dal campeggio sul Monte del Gozo alla Cattedrale di San Giacomo, terribile soprattutto al ritorno quando abbiamo dovuto scalare la salita che ci riportava alla base.
E quella di oggi, bellissima all'andata, più inquietante al ritorno con lunghi tratti del percorso - lungo il fiume, spesso in mezzo alla boscaglia - totalmente deserti e privi di illuminazione. Da brividi.
Camper e bici è un binomio indovinato: con la bicicletta ti godi ancora di più la vita en plen air, ti addentri nel cuore dei posti che visiti e un po' ti senti cittadino delle città che ti ospitano.
Stefano
P.S. Sarà un caso ma proprio da Pamplona oggi partiva la Vuelta! Siamo arrivati in città quando era da poco terminata la cerimonia di presentazione ma abbiamo fatto in tempo a incrociare Oscar Pereiro affianco al quale Giacomo si è fatto immortalare (e ha pure scambiato due parole con lui sulla sua giovane carriera di ciclista).
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Sono io, che anche se autore di alcuni post,vorrei sottolineare un paio di cosette:
RispondiElimina1)La salita pazzesca di Santiago papà e mamma hanno voluto farla a piedi, io invece ho fatto in bicicletta una salita così /
2)Ieri arrivati in camper io,mamma e Eleonora siamo andati a lavarci i denti nel bagno del camping e appena iniziai arrivò papà che disse di aver perso la catena per legare la bicicletta della le possibilità erano due: all'inizio della pista ciclabile dove ho messo un pallone trovato per strada(dove papà è andato a controllare)oppure a pamplona.
Ma oggi nello zainetto di papà la ritrovammo.
Ci vediamo.
Ciao
GIACOMO