Ieri giornata afosa. Le Incoronate quasi scomparsa all’orizzonte, il cielo metallico. Passiamo il pomeriggio prima agli scivoli acquatici, poi chiusi in camper (con l’aria condizionata) a sfidarci con i giochi in scatola e a carte. Dopo cena all’orizzonte il cielo si fa plumbeo: non c’è il solito tramonto col sole che si abbassa sul mare lasciando una scia dorata ma è subito scuro e in lontanza il cielo lampeggia: sulle Incoronate si sta abbattendo un temporale (le previsioni lo avevano annunciato).
Vado a lavarmi i denti, ci prepariamo per andare a dormire. Uscendo dal bagno sento qualche goccia di pioggia. L’aria è ferma. Ripariamo sotto il tendalino maschere e pinne e andiamo a dormire. All’improvviso il vento sibila violento sopra il camper e lo scuote, Eleonora lancia l’allarme chiedendoci di aiutarla a chiudere la finestra della sua cuccetta che sbatte pericolosamente. Succede tutto in un secondo. Capisco che il tendalino là fuori è in pericolo: mi precipito giù dal letto scalzo e in mutande ed esco per ritirarlo. Scende anche Veronica. Siamo nel mezzo di una tromba d’aria: tutto vola, vengo colpito dalla pioggia e dai sassolini del selciato che frullano nell’aria, senza pensarci un secondo inizio a riavvolgere la tenda che però sta volando sopra il camper con le gambe ancora aperte ed è indomabile: sbatte da ogni parte e non vuole saperne di rientrare. Per fortuna in quel momento arriva Giacomo - che era in bagno e sta rientrando: afferra il tendano dalla barra orizzontale e lo tiene, per quanto possibile, ancorato al suolo. Si riavvolge finalmente. Buttiamo alla rinfusa tutto quello che risuciamo dentro il camper e ci ripariamo.
Vado a dormire in ansia per le condizioni del tendalino: sembra si sia staccato dalla parete del camper, potrebbe essere un danno grave. Domani vedremo.
Sembra retorico eppure è così: dopo la tempesta (qualsiasi tempesta?) c’è il sereno e le cose si vedono più nitidamente, come le Incoronate che ’sta mattina sembra di poterle toccare. Sistemiamo il campo da battaglia, recuperiamo le nostre cose (all’appello manca solo un sacco per la raccolta differenziata, chissà se mai lo ritroveremo). Svolgo il tendalino e lo pulisco: fortunatamente non sembra seriamente danneggiato: in qualche punto l’alluminio si è leggermente deformato. La questione più grave (e più urgente considerato il viaggio di ritorno) è l’ancoraggio della struttura al camper: cercherò di sistemarlo.
Ultimo giorno in questo (ritrovato) paradiso: prolunghiamo fino a domani la permanenza a Murter, poi - è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione e speriamo davvero ci sia e sia una cosa seria sennò come potremo lasciare questo posto? - ci sposteremo verso Spalato da cui faremo ritorno a casa. Niente Dubrovnik per quest’anno: sarà per la prossima occasione. Bisognerà impostare il navigatore e seguirlo diligentemente senza cedere alla tentazione di una deviazione.
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