venerdì 15 agosto 2014
Normandia
Siamo a Saint Jouin Bruneval, tra Étretat e Le Havre. Abbiamo posteggiato il camper per la notte in riva al mare in un tratto di costa selvaggio, delimitato da altissime scogliere calcaree, scavate dagli elementi.
Il canale della Manica oggi è impetuoso, sferzato dal vento. Violenti scrosci di pioggia in pochi minuti rovesciano dal cielo plumbeo una gran quantità di acqua. Poi in un attimo smette di piovere, il cielo si apre e torna azzurro.
Pioggia e sole si alternano di continuo in questi giorni. Il clima è quello che ci aspettavamo di trovare in Inghilterra: da questo punto di vista non sembra nemmeno che abbiamo cambiato programma…
Solo ieri eravamo a Chartres che pare un altro mondo rispetto a dove ci troviamo ora.
Chartres è una elegante cittadina medievale dominata dalla sua imponente cattedrale, impreziosita da spettacolari vetrate millenarie. La cattedrale di Notre-Dame custodisce dal nono secolo il Sacro Velo, che la tradizione vuole indossato dalla Vergine Maria al momento dell’Annunciazione. Da qui la fortuna di questo tempio, meta da secoli dei pellegrini insieme a Santiago di Compostela e a Roma in quell’intreccio di itinerari e di uomini che hanno costruito l’Europa.
La cattedrale è stupenda e maestosa ma confesso che la cappella nella quale è custodito il velo, quasi in disparte, mi ha attratto ed emozionato in modo particolare.
Lasciata Chartres, ci siamo diretti a Jumièges optando per una tappa un po’ meno impegnativa per i bambini (avevamo previsto Rouen). In effetti lo scenario nel quale è collocata questa preziosa abbazia, fondata addirittura nel 654, è bellissimo: ci troviamo nel Parc naturel régional des Boucles de la Seine Normande, immersi nella campagna della Valle della Senna tra le insenature del fiume e i graziosi villaggi che lo costeggiano.
Come sempre, abbiamo affidato al navigatore satellitare il compito di portarci a destinazione e questa volta “la fatina” ci ha riservato una sorpresa. A pochi chilometri dall’arrivo ci siamo trovati in riva al fiume con l’indicazione “tra trecento metri salire sul battello, quindi scendere dal battello”. In effetti per passare sull’altra riva della Senna occorreva imbarcarsi su una chiatta che effettua il servizio di navetta da una sponda all’altra in quel tratto del fiume. I bambini (ma non solo…) erano entusiasti. Purtroppo però il camper, per via della sua lunghezza, non ha potuto essere imbarcato e siamo stati costretti a fare una deviazione fino a un ponte a qualche chilometro di distanza per arrivare a destinazione.
Oggi dunque visita all’abbazia di Jumièges, diroccata (dopo la Rivoluzione francese fu addirtittura adibita a cava!) ma splendida, pranzo in riva alla Senna e poi via, finalmente verso il mare.
Prima tappa Ètretat con le famose falesie di Maupassant. Si tratta di un centro balneare esclusivo, affollato oltre il tollerabile di turisti, da cui siamo presto fuggiti non prima però che Eleonora …facesse il primo bagno della stagione finendo in acqua travolta da un’onda sul bagnasciuga. Poco male: è stata l’occasione per rifarsi il guardaroba in un negozietto di souvenirs.
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