sabato 23 agosto 2014

Au revoir Bretagne!

È già tempo di lasciare la Bretagna: domani inizia il viaggio di ritorno. Questa terra ventosa è un angolo di Francia incantevole. Le città medievali, la cucina povera e antica ma soprattutto i paesaggi, selvaggi e grandiosi, ci hanno conquistato. Ritorniamo a casa con il rammarico di non aver potuto trascorrere più giorni in questa regione – col senno di poi avremmo forse dedicato la maggior parte del viaggio alla Bretagna – e con la sensazione di averla appena toccata: c’è sicuramente ancora tanto da vedere e anche i posti visitati meriterebbero soste più lunghe. Lasciata l’isola di Bréhat ci siamo portati sulla costa atlantica. Abbiamo scelto di visitare la penisola di Crozon raggiungendo Camaret Sur Mer per percorrere da qui la strada costiera che porta ai promontori. Quello di Penhir, in particolare, è meraviglioso: la costa, tappezzata di brughiera trapuntata da fiori gialli e lilla, precipita sull’oceano con alte scogliere color bronzo. Dal promontorio del Penhir si apre il panorama su una buona parte della penisola nella quale le scogliere sono intervallate da cale di spiaggia dorata e acqua turchese. Un sogno. Tutta la penisola è attraversata da sentieri che permettono di percorrere a piedi gran parte del litorale e che consentono probabilmente di godere appieno dello spettacolo della natura. Abbiamo quindi raggiunto, per la strada costiera, Carnac. I paesini che si intervallano hanno tutti un porticciolo, in questo periodo affollato di barche a vela e piccole imbarcazioni da diporto – a volte si tratta di porti naturali, ricavati nelle insenature della costa, a cui fanno da cornice le tipiche case bretoni, bianche, i tetti spioventi grigi di ardesia. Carnac è famosa per il sito preistorico con i numerosi megaliti, i menhir e i dolmen. Ma abbiamo scelto di visitarla anche per le ampie spiagge di sabbia bianca fine nelle quali speravamo di poter trascorrere un’ultima mezza giornata di mare. Il tempo, questa mattina incerto, e i divieti di sosta per camper, disseminati ovunque sul litorale della cittadina, ce l’hanno impedito. Ci siamo dunque recati ad uno dei siti archeologici e passeggiando tra le pietre fantasticavamo su come abbiano potuto gli uomini preistorici portarli fin là. Avremmo voluto salutare la Bretagna da Rennes ma è stato impossibile trovare un posto per il camper così abbiamo optato per Fougères che simbolicamente è anche la scelta più appropriata: qui era anticamente il confine tra Francia e Bretagna e un imponente castello turrito sta a ricordarlo. Domani Reims, ultima tappa francese. Poi sarà tempo di programmare nuovi viaggi: si potrebbe percorrere la Borgogna e la valle della Senna in bicicletta, esplorare a piedi la penisola di Crozon e l’isola di Brehat o, perché no, provare a cambiare prospettiva e visitare questi posti meravigliosi ...in barca!

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