sabato 28 agosto 2021

Giro di boa

Lasciamo Amsterdam dopo tre giorni intensi durante i quali l’abbiamo percorsa in lungo e in largo, in bicicletta, a piedi, in metropolitana, trascorrendo la maggior parte del tempo nei quartieri più noti del centro storico (De Pijp, Jordaan, Nieuwmarkt, Oud Zuid…), girovagando per i canali e i mercati, impegnati in una caccia al tesoro (alla quale ci ha iscritti Eleonora) o nella visita degli splendidi Rijiskmuseum e Van Gogh Museum. Certamente ci sarebbe ancora molto da vedere e scoprire e, come altre volte, resta il desiderio di vivere per qualche tempo la città, condividendo abitudini e stile di vita locali e scoprendola più in profondità.
Ma siamo al giro di boa: siamo partiti ormai da una settimana, ce ne resta una seconda davanti che, proiettata al rientro, è più malinconica della prima e affiora l’ansia per gli impegni che ci attendono al rientro.
Siamo a Giethoorn nel nord del Paese, località nota come “la Venezia del nord”: si tratta in effetti di un paesino caratteristico con case dal tetto di paglia e giardini curati costruite lungo canali. Suggestivo, forse un po’ troppo paese-cartolina per turisti (come potrebbe essere Alberobello per intenderci) che toglie autenticità al posto.
Ora ci dirigeremo nuovamente a sud: all’Aja e a Delft – dove rivedremo Tobi, il ragazzino che aveva ospitato Giacomo durante lo scambio culturale in terza media – e infine, ultima tappa in terra olandese, andremo a Rotterdam.








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