domenica 27 marzo 2016

"Start games"



F
inalmente, dopo settimane passate a guardare l’orologio che scandiva quello che, almeno a me, sembrava un infinito countdown si parte.  La sveglia per me è stata alle 07:30 con molto sonno, a causa della serata di Venderdì Santo in cui per dare una mano come chirichetto sono andato alla Via Crucis alle 15:00 ma poi anche all’Adorazione della Croce e Processione che è iniziata alle 20:30 e finita poi però alle 22:15. Dopo una tazza di caffelatte per spronarmi ero pronto e carico così ho iniziato a preparare la mia roba, ho aiutato a chiudere tavolo e ombrellone dietro, e poi abbiamo caricato tutto sul camper. Si può dire alle ore 11:15 circa partenza con la tipica bellissima ma indescrivibile sensazione di quando vedi allontanarsi il vialetto di casa partendo per le vacanze. Specie se sei sul camper. La prima tappa (dopo casa di nonna Licia e nonno Gian Carlo ovviamente) è stata Resana per comprare una nuova bombola di GAS per averne una di scorta visto che la nostra seconda era finita. Dopo l’ultima semi-tappa in provincia di Treviso, ci spostiamo all’IKEA di Padova. Tappa voluta perché, oltre ovviamente al fatto di voler inaugurare le vacanze con un delizioso pranzo Svedese (si può immaginare il nostro entusiasmo di pranzare lì anche perché peraltro grazie ad una promozione ci è stato regalato nel vero senso della parola dal Sig. IKEA il pranzo) a me e a mia sorella Ele serviva della biancheria da letto solo per il camper. Ma l’occasione è stata colta dai miei anche per comprare qualche cosina in più per il camper… Usciti dall’edificio blu ci siamo diretti verso il Centro Giotto (sempre in Padova) per comprare il cibo e le cose strettamente necessarie per iniziare il viaggio. A questo punto si sono fatte le 16:00 e noi siamo un po’ stanchi ma comunque stra-felici (finalmente) di partire. Nelle quattro ore e un quarto di viaggio successive (anche se per noi sono state quattro ore di gioco, di risate, di barzellette, di mini-riposini, di relax, ecc. ) ci fermiamo solo all’altezza di Ferrara per fare carico di acqua (non l’abbiamo fatto a Montebelluna per un semplice motivo: io e mio papà, che siamo i due che fanno camper service, il carico d’acqua di Monte lo troviamo non lento, di più; poi non che in autostrada fosse così veloce, ma è sempre qualcosa in più…). Alle ore 20:15 arriviamo a Pomarance: le porte della Maremma. Il paesaggio si può descrivere con una frase che è ormai presente nel dizionario giovanile italiano: dir fantastico è dir poco. Personalmente ero abbastanza stanco dal viaggio ma felice di essere arrivato. Avremmo voluto stanziarci nell’area di sosta del comune di Pomarance: nuovissima, silenziosa, con l’ufficio informazioni turistiche attaccato, pulita, ben illuminata, a cinque minuti dal centro storico della città e a altrettanti dalle sorgive geotermali della città. Essendo la vigilia di Pasqua ed essendoci solo una decina di posti un’area camper così non poteva essere che tutto esaurito. Con un po’ di amarezza in bocca ceniamo nel parcheggio adiacente dell’ufficio informazioni turistiche e dopo cena si riparte (mentre io dormo un sonno tranquillo) alla volta di altre strade tortuose che conducono a Massa Marittima in un parcheggio per camper in cima alla collina con praticamente attaccato una piccola chiesetta molto suggestiva con lo sfondo degli alberi di Massa Marittima e accanto alla chiesetta, come un oratorio, sorge un campo di balestrieri. In questa “piazzola camper” dormiamo la nostra prima notte degli otto giorni e sette notti delle vacanze di Pasqua 2016.
~Jack

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