domenica 28 giugno 2015

Salento!

Bastano due giorni per perdere la cognizione del tempo (e a volte addirittura dello spazio).
 Viaggiando in camper succede sempre: è un po’ lo stesso di quando da bambini si giocava a mosca cieca e, dopo averti bendato, ti facevano girare su te stesso per tre o quattro volte: finiva che non  capivi più dov’eri… Più o meno la stessa sensazione.
Ieri (ma davvero era solo ieri?) eravamo in Abruzzo, a due passi da Vasto, nel deserto della campagna che domina e confina con l’azzurro-turchese del mare sottostante. Ettari di vigneti e campi di ortaggi fino all’orizzonte che qui è la costa a strapiombo sull’adriatico.
L’Oasi Punta Aderci è un bel agricampeggio, curato: qualche piazzola per i camper, un prato all’inglese per le tende nel quale gli ulivi (ciascuno con una propria lanterna) fanno da segnaposto, il parco giochi, una braceria… Si accede al mare attraverso le vigne; la spiaggia è selvaggia e sassosa ma non ha vinto i bambini troppo ansiosi di tuffarsi in acqua in equilibrio precario tra le pietre del fondale e le onde del mare agitato.
Da Vasto siamo ripartiti ieri pomeriggio (ma davvero era solo ieri?) e finalmente eccoci in Puglia! Ci si arriva attraverso un tratto di autostrada che sembra attraversare un giardino: ai lati cespugli di oleandro in fiore e intorno ulivi e querce.
Prima tappa Monte Sant’Angelo sulla via sacra longobardorum, deviazione obbligatoria (visitandum est) per i pellegrini di ogni tempo da quando nel V secolo l’arcangelo Michele apparve al vescovo di Siponto.
Il santuario, eretto dai Longobardi, racconta di una devozione millenaria tuttora leggibile nei bassorilievi, nelle nicchie nascoste del percorso tortuoso che scende alla grotta del miracolo, nelle colonne consumate dalle mani dei pellegrini. Ma viva ancora oggi: ieri, in occasione della visita della statua della Madonna di Fatima, il santuario era affollato all’inverosimile di pellegrini mariani che salutavano la Vergine protettrice di Giovanni Paolo II.
Dal Gargano abbiamo raggiunto Trani per la notte che abbiamo trascorso di fronte al castello svevo e dove stamattina abbiamo ammirato la stupenda cattedrale romanica.
Tappa a Ostuni nel pomeriggio e finalmente attraverso una distesa, come un mare, di ulivi …il Salento. 
Stefano





venerdì 26 giugno 2015

L’ULTIMA PIZZA DEL NORD

La vacanza in camper inizia già da merc. 24/06 quando, per festeggiare l’inizio delle vacanze, siamo andati a mangiare l’ultima pizza del Nord anche se poi la vera vacanza inizia oggi, ven. 26/06 (dopo un lungo giovedì di preparativi) ma in realtà non nel migliore dei modi: qualche impreparazione a tema preparativo e qualche imprevisto (come la rottura della pompa da bici) ma poi finalmente, dopo un mese da Eagle Caravan, facciamo “sgranchire le gambe” (o dovrei dire le ruote) al nostro camper. La prima sensazione è che è tutto figo: Gli aggiornamenti (apertura esterna gavone, portabici, luce esterna e turboventola) si rivelano subito utilissimi: l’apertura esterna del gavone è perfetta per il carico iniziale della roba; nel portabici è un po’ scomodo caricare le bici ma dopotutto dieci minuti di lavoro per avere le bici per due settimane ne vale la pena; poi c’è la luce esterna che abbiamo provato solo ieri sera nel parcheggio di casa nostra e abbiamo visto che illumina “un botto”; ed infine la  turboventola che si dichiara molto utile durante le sei ore di viaggio facendo girare l’aria condizionata non solo in cabina ma anche in abitacolo. La seconda sensazione è stupore: dopo un po’ che non vai in camper è tutto strano, compreso il carico acqua (1a tappa dopo la partenza) che gli anni scorsi mi risultava banale. La seconda tappa dopo la partenza è da Bep’s  per comprare il pannello catarinfrangente per le bici e una nuova pompa. Poi, terza tappa, da Gallina, per fare benzina e acquistare una bombola di GAS per il camper. Soltanto che: per la benzina, OK; ma per la bombola di GAS, il tizio del negozio ci aveva detto che ormai aveva chiuso da 10 min. e che dovevamo tornare durante l’orario di apertura (pidocchioso!!). Così ce ne andiamo con le mani vuote sperando di trovarne una al Sud. I viaggi in camper non li ricordavo così: sembra quasi che il camper sia più confortevole. Alle due meno un quarto stiamo pranzando con un bel prosciutto e melone sul piatto e poi ripartiamo. Il viaggio passa abbastanza veloce: io e papà mettiamo bella musica, riposino e partitone a Indovina Chi. Tra poco arriviamo all’area di sosta Oasi Punta Aderci dove faremo una buonissima cena a base di melanzane al funghetto e SIMMENTAL. Domani bagnetto al mare di Vasto con tutti i particolari nel prossimo post.
                                                                                           Jack
                                                Scritto il 26/06/2015 alle 19:50 sulla A14   

Lu sule, lu mare, lu ientu

Pronti a una nuova partenza.
Come si assomiglia ogni volta il "giorno zero" della vacanza: ieri, dopo quattro giorni di full immersion, sono riuscito a scappare dallo studio solo alle 8 di sera cercando di convincermi che è tutto sotto controllo, dopo aver sistemato le ultime cose, dato istruzioni e raccomandazioni per le prossime due settimane... .
Con la testa sono ancora al lavoro ma conosco questa sensazione: è solo questione di tempo, poi dovrebbe migliorare.
Anche perché - e pure i buoni propositi sono sempre gli stessi - le prossime due settimane mi piacerebbe fossero tutte per noi, per Veronica e per i bimbi. Le vacanze sono il team building per la famiglia!
Il camper, almeno lui, è in forma smagliante: è appena tornato da un mese di lifting e ora ha un portabici, l'illuminazione esterna, un nuovo gavone, la turboventola...
Siamo pronti per il Salento. Quest'anno sono stato perentorio: mare! Lo dovrebbero inserire tra i diritti inviolabili dei bambini (anche quelli ormai con i capelli grigi si intende...).
Stefano